martedì 3 marzo 2009

come si cambia, per non morire





io gli u2 li ho sempre amati.
almeno fino a pop.
fino a pop hanno cercato di restare nello zeitgeist, nello spirito del tempo. produzione trip hop, dubbi, dischi usciti in ritardo.
poi si sono seduti. hanno cominciato a fare quello che sanno fare bene. a stratificare tutti i loro dischi precedenti dentro il successivo.
cioè ogni disco sembrava una summa degli u2 visionari dei primi album, una canzone country del periodo americano, un paio di elettroniche e il singolo killer.
ora è anche peggio.
si stanno ormai dirigendo a grandi passi verso quella terra di nessuno in cui anche i rolling stones sono accasati. Il suono, la maniera, il tentativo di trovare dentro di se cose che non ci sono più (innocenza, slancio, candore) e non perchè siano disonesti, tutt'altro. sono onestissii, ma non è più la loro cosa.
per dirla tutta, l'ultimo di bugo gli fa un culo così.
ormai loro sono un pò da catalogo. cioè si aspetta il disco per vedere il tour e sentire la sequela mozzafiato di singoli che produssero. un pò come quando passa la amerigo vespucci davanti al porto di livorno. bellissima eh. ma poi nessuno ci farebbe una crociera. meglio vederla passare.
oggi quindi ho comprato no line on the horizon.
gino castaldo, certificando definitivamente di essere un gornalista pippa ed invecchiato quanto un attcapanni da ingresso ha detto che è uno dei migliori dischi delgi u2 da molti anni a questa parte.
mi domando quale disco gli abbiano fatto sentie. secondo me hanno messo una copia dell'ultimo editors nella custodia...
vi dico un pò come la penso io...
Ecco se avessi una foto Olivia newton john a l'età che ha adesso, rifare gli stessi passi del videoclip xanadu, vestita da lolita del jogging anni 80, potrei mostrarvi la sensazione che mi da questo nuovo disco.
Beninteso, io li amerò sempre, mi sembrano degli zii un pò invecchiati a cui si vuole bene nonostante le idee balzane rimaste dagli anni della gioventù.
ma la verità è che per trovare un disco intero buono dovremmo mettere insieme il meglio degli ultimi tre e verrebbero forse 8 canzoni.
persino il team di lavoro è stratificato.
ci sono tutti, e dico TUTTI i produttori dei 10 disco precedenti!
Llillywhite, Eno, Lanois!
il fotografo storico Corbjin.
il grfaico dei loro dischi precedenti.
infatti sembra "all that you can't leave behind" sparato-
stessi colori, stesse pose, stessi look. oggi alla fnac quasi mi piaceva di più l'art cover di gigi d'alessio. e ho detto tutto...

ecco mi spiace che la fiamma sia andata ma va bene così.
a loro voglio bene e gliene vorrò sempre.
certo vedere il cervello di gino castaldo andare in pappa fa un pò tenerezza.
e come direbbe Dalla, è questa la novità.

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