mercoledì 30 settembre 2009

l'utilizzatore finale.

magari molti dei miei (venti) lettori non conoscono quest'uomo.
Quest'uomo è Alessandro Natta ed è stato l'ultimo segretario del Partito Comunista Italiano.
Dopo lui arrivò Occhetto che con la svolta della bolognina fece nascere il primo partito post-comunista italiano.
Perchè ne parlo?
Perchè Bersani vincerà e sarà l'Alessando Natta del Partito Democratico.
Con la differenza che almeno con Natta ci fu il ricambio violento della generazione comunista tolgiattiana e la presa del potere dei quarantenni, Occhetto, D'alema, Fassino che però non seppero portare a compimento una vera rivoluzione cultural. Così il partito vivacchiò per tanti anni, dentro coalizioni improbabili, senza un vero ripensamento politico e post-ideologico della vicenda comunista. Tennero insomma il bambino E l'acqua sporca. A volte invece bisogna sporcarsele le mani e cercare il bambino...
Bersani farà lo stesso.
Daremo il partito in mano alla coda di un epoca che non esiste più. Il comunismo in salsa emiliana , la socialdemocrazia ben temprata. I compagni crederanno di aver vinto e non si renderanno conto di aver dato il partito in mano al passato.
I Popolari se ne riandranno, avendo capito che la sintesi non c'è stata e che un gruppo di potere che ha una visione ormai anacronistica della società italiana lo porterà a perdere di nuovo e trionfalmente le prossime lezioni.
Si perchè noi perderemo. Epperò non perderemo di tanto. Non con la violenza di quei tracolli che permettono un vero repulisti. No. Perderemo quel tanto che basta per non cambiare, e protrarre ancora indefinitamente questa larva di partito e questa generazione ormai sorpassata.

Il PArtito Democratico doveva essere in questo momento in mano a Deborah Serracchiani, che nel bene o nel male è la novità politica della sinistra.
sa avesse avuto questa opportunità e la forza necessaria forse la nostra bolognina post moderna, quella dei quarantemmi precari incazzati professionisti strapagati tutti post ideologici l'avremmo avuta. E' andata diversamente.
Così Avremo natta, che ci porta alla trionfale sconfitta delle amministrative sulle note dell'internazionale, mitigata dallo gnocco fritto e dalla carismatica esperienza degli ultimi governi prodi.
Ve lo ricordate il discorso di Nanni Moretti del lontano 2002?
Bene, il segretario del nuovo Partito Democratico era uno di quelli. Di quel palco, di quella generazione: Di quegli errori.
In quei giorni, quelli dello sfogo di Moretti, un Avvocato di Chicago che faceva politica solo a livello locale compiva 41 anni. (Quarantuno, vi faccio lo spelling..)
Oggi Uno di quelli che stavano sul palco è il futuro segretario del PD.
L'avvocato di Chicago che non faceva politica nazionale è il presidente delgi Stati Uniti.
Viva il comunismo, viva la rivoluzione. Viva Bersani Segretario.
Hasta la victoria.
Siempre.

lunedì 21 settembre 2009

ha fatto breccia


ci sono cose che ormai sono modi di dire, ma la breccia di porta pia esisteva.
l'ho trovata in foto su "uichipidia" ed eccovela.



martedì 15 settembre 2009

edda come vorrei





"edda", il cantante dei ritmo tribale è tornato.chiunque abbia visto i ritmo negli anni 90 sa di chi parlo.un invasato con un carisma formidabile che infiammava i palchi milanesi a torso nudo e con un kilt rosso.ricordo edda in un live alla cascina monluè. prima degli afterhours che erano al primo disco in italiano. Concerto pieno, aria di qualcosa che finalmente si stava muovendo. I dischi si vendicchiavano, le case discografiche avevano soldi grazie alla conversione da vinile a cd che riempi le casse di milioni in surplus. Edda poi scomparve e scomparvero i ritmo tribale. Manuel che è un generoso e dissemina di omaggi agli amici i dischi degli after scrisse una bellissima canzone in "hai paura del buio?" che si intitola "edda come vorrei" e quell'edda è proprio lui, il ritornello è bellissimo e dice "edda come vorrei/perchè tutto questo volere non diventa energia e non ci spazza via/"ma anche un incipit che recitava "strichinina sei una bambina/avrai un vita da cellula impazzita"... ecco edda lo potete ritrovare su myspace come www.myspace.com/stefanoeddarampoldie alla apertura del live degli afterhours il 17 a milano.
(In "Quello che non c'è", nella canzone
Io non tremo si parla di emidio clementi invece, dei massimo volume)
Edda rappresenta un pò, insieme agli afterhours e pochi altri un momento dei '90 che è difficile immaginare adesso... sembrava che il rock indie potesse diventare mainstream, entrare nelle classifiche ufficiali, nelle radio vendere tanto, finire a domenica in... si pensava che il passaggio di testimone fosse finalmente vicino, e portasse la scena italiana a lavorare come quelle più evolute. Farsi le ossa in situazioni di nicchia ed aprire poi al grande pubblico come passaggio naturale (illusi). Le cose non sono andate necessariamente peggio o male, solo in modo diverso. Il fossato tra mondo commerciale e musica indipendente è rimasto. Certo alimentato anche dalla meschinità ed autoreferenzialità della scena ("io sono più indie di te" e così via) alla radio non passano le luci della centrale elettrica ma Tiziano ferro per intenderci (con tutto il rispetto per il suo enorme talento). Risaperlo in scena fa bene al cuore e sono certo anche alla musica. E qui la finiamo con gli amarcord. Citiamo lo tzu va', che lo ha fatto anche Carofiglio.
quello che il mondo chiama farfalla, il bruco chiama fine del mondo.
et voilà