mercoledì 22 luglio 2009

say it loud



sono in colorado a fare un lavoro.
qui funziona così.
però è bello vedere certe fierezze. giuste o sbagliate che siano.

venerdì 17 luglio 2009

i nuovi conformisti



adesso il nuovo conformismo è dire che il PD non fa vera opposizione, che sta morendo, che si sta dilaniando nelle rivalità.
la vicenda di beppe grillo poi sembra quello che succede a proposito della chiesa.
tutti col ditino a dire come si dovrebbe comportare, anche gli atei.
Io trovo che grillo abbia implicitamente riconosciuto un fatto.
La sua provocazione (se così la vogliamo chiamare) denota comunque interesse, amore, fiducia tradita, attenzione alle sorti dei democratici, insomma gli atteggiamenti tipici di un militante o di un elettore PD.
Inveisce, si incazza, recrimina, dichiara amore incondizionato per di pietro e poi cosa fa? Chiede di diventare segretario dell'IDV? Del partito dei comunisti di Diliberto? Dei vendoliani? tutta gente che a parole è molto più vicina a lui di una deborah serracchiani qualunque?
Nossignore... lui vuole entrare nel PD: perchè la verità che neppure lui ammette a se stesso è che nella sinistra di questo paese gli unici VERI segnali di cambiamento sono venuti dal PD.
E' nel PD che dei under 40 prendono più di 100.000 preferenze (e non parlo solo della Serrcachiani.. andate a vedere in Sardegna) è nel PD che ci sono 3 candidature vere alla segreteria. VERE sissignore.. che esprimono idee e prospettive diverse. Il ritorno alla struttura centro-sinistra di Bersani, Il Nuovismo certo forzato di Franceschini ( però fu lui a decidere la candidatura di deborah, non dimentichiamolo e I Buoni politici sanno quando il momento di cambiare) L'outsider laico Marino.
E' nel PD che per la prima volta un gruppo come i Piombini si riunisce e fa sentire la propria voce senza cooptazioni, magari forte del successo di deborah, ma comunque autonomo.
Una coscienza post politica ( eccheccazzo si) sta nascendo nel PD.
Il PD è l'unico partito in cui un profilo di elettore davvero nuovo e inedito sta trovando voce e visibilità.
Questo non succede in nessun altro partito del paese: tanto meno nel Pdl.
Grillo questo lo ha capito benissimo... ha capito che il laboratorio della futura vittoria è li. E sa che un vero cambiamento non passerà dall'amato (a parole) Di pietro, che nonostante tutto fa una battaglia di retroguardia, ma dall'esperimento del PD.
LA sua candidatura non è un segnale di forza, ma un segnale di debolezza.