LOW PROFILE, HIGH QUALITY, GOOD MONEY
Da questo blog una bella mattina del settembre scorso ho appreso il ritorno sulle scene di Edda, il vecchio cantante dei Ritmo Tribale.
La notizia ha scatenato una tempesta della memoria che mi ha riportato ad un altro settembre di piu´ di 20 anni fa a Milano.
Non so a che titolo mi avevano affidato la gestione del teatro Trotter e io subito ne approfittai per organizzare una settimana fitta di concerti di band emergenti; quelli erano anni che per ritagliarsi uno spazio musicale bisognava metter mano alle armi, mica come oggi che tre minuti a xfactor non si negano a nessuno.
Tra gli altri avevo programmato i Ritmo Tribale che non conoscevo personalmente ma godevano di ottima fama nella scena underground.
Settembre. Milano. Interno del teatro Trotter. Meta´ pomeriggio. Coi miei pard sto mettendo a posto la sala dal casino della sera prima e dal nulla ci appare il prototipo dello sfigato di periferia: scarpa da ginnastica deforme in tela, pantaloni della tuta grigi, maglietta della salute su costato rachitico e sacchetto di plastica in mano con dentro quattro stracci, piega il capo da un lato e chiede: " Suonano qui i Ritmo?". Gli rispondo:" Si, stasera, adesso e´ presto, ma se vuoi puoi rimanere con noi". Lo sfigatello individua un angolo appartato e ci si installa.
" Birretta?" gli chiedo e mi fa cenno di no con la testa, ok, continuo col mio lavoro.
Dopo poco arrivano i Ritmo, saluti, sorrisi e mi dicono che hanno il loro tecnico del suono e quindi posson fare tutto da soli, ale´! Disimpegno! Scatta subito con gli amici una liberatoria partita di pallone all´esterno del teatro.
Scende la sera, i ragazzi della band vanno in pizzeria a mangiare, io e i miei iniziamo ad organizzare la cassa all´ingresso, butto un occhio dentro e lo sfigato e´ sempre nel suo angoletto, mi avvicino e gli dico. " Ehm, senti, bisognerebbe dare un contributo, sai: per la band... quello che vuoi... ".
Fruga nella tasca e mi allunga una mille lire malconcia con uno strano sorriso.
Inizia l´inferno vero, quello che piace a me: ressa all´ingresso che presiedo, frenetica circolazione di birra, facce in adrenalina, grida e risate, sottili caviglie di belle ragazze e la musica che viene da dentro possente e ispirata.
Smaltita la prima ondata alla cassa mi prendo un minuto e mi inbuco all´interno per godermi i Ritmo alle prese con una ringhiosa versione di sorry somehow degli husker du, dapprima incredulo infine riconosco lo sfigatello del pomeriggio sul palco nella figura del piu´indemoniato e funambolico cantante che io abbia mai visto in tutta la vita, la reincarnazione di un sacerdote di sanguinari culti pagani a tempo di rock´n´roll. E cantava pure bene.
Ho organizzato in seguito altri concerti per i RT, di cui uno leggendario nel chiostro dell´universita´ Statale coi Free the Nation e i Disguido Genetico, e ho incrociato ancora Edda che immancabilmente si innamorava delle mie fidanzate e gli dedicava le sue canzoni facendomi rosicare alquanto che erano belle canzoni.
Ma quella mille lire non gliel´ ho mai restituita.
ilfumouccide
l'immagine è di Bob Dob.
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