sui giornali è tutto un indignazione per le disavventure sulla neve dei poverimilanesi/poveri italiani che hanno dovuto patire enormi disagi a causa della neve.
A costo di sembrare un bastian contrario e polemico io la colpa non la do alla neve. la do alle persone.
tanto per far del veterocomunismo il ritmo di produzione capitalistico terziario si è ornai così isterizzato che qualunque inghippo, anche quello del meteo è visto come una specie di lesa maestà alla frenesia dei tempo. E nella fattispecie alla noatra personale boria.
Insomma non ho trovato un solo giornale che abbia scritto. " c'è la neve, embè? stiamo tutti a casa per un giorno, che tanto non muore nessuno e domani si riparte".
Persino la sospensione di alcune gare di campionato di calcio (che in termini di gravità è diversa da un black out al reparto oncologia del san raffaele) è stata accolta da un coro di " ma come si permette?" come si permette chi? la neve?
Credo che l'atteggiamento generale sottointenda una tara precisa.
Il tempo, la natura ecc ecc hanno i loro ritmi e questolo sappiamo, che cosa è cambiato
ovviamente noi.
Una volta si provava a interagire con essi giusto? voglio dire quando c'era il nebbione non si viaggiava. Quando faceva 40 gradi all'ombra si prendeva una fetta di cocomero e si stava sotto un ombrellone.
Ora invece l'arroganza efficientista è diventata tale che anche i ritmi del pianeta vengon visti come un offesa personale.
"nevica santo dio! ma io devo andare da milano a varese in 40 minti per quell'appuntamento in azienda!" e chiccazzo se ne frega? Lo rimandi e ci va tra 24 ore. Le stagioni contano più del tuo appuntamentino, che tu ci creda o no.
Ecco quindi io non penso che sia colpa delle amministrazioni comunali quello che succede. E' colpa di una specie di isterico bisogno di anestesia a qualunque cosa che ha colpito l'uomo "moderno" (come per il cynar. ) Non si può più avere caldo, non si può più avere freddo, non può più nevicare e memmeno piovere ("4 giorni ininterrotti di pioggia!!" scandalizzati i giornali di un mese fa a milano...neanche avessero detto che andromeda andava a schiantarsi su busto arsizio...)
La verità è che il ritmo forsennato della città e della produzione (di beni, incontri, relazioni) semplicemente non può fermarsi. e in questo senso profeti furono charlie chaplin, fritz lang e si, anche quello stronzo di karl marx.
L'enorme fiume dimacchine che ieri imprigionava la cirvonvallazione di milano era una dichiarazione di vittoria del marxsismo e delle sua teorie sulla alienazione da lavoro.
Io colpevole quanto gli altri. sono stato a piedi a due kilometri da casa per non saltare un impegno.
Epperò ho guardato la neve con quel pò di simpatia che le riservavo da bambino.
Mi sono vestito pesante e sono partito. Non ho imprecato tutto il tempo lamentandomi di De Corato, o del fatto che la città non ha 300 spazzaneve nuovi che puliscono le strade e i marciapiedi un secondo dopo la nevicata, permettendoci di andare a lavorare come niente fosse.
ho provato a vivere il tempo, il clima, la stagione per quello che è.
UNA COSA CHE NON POSSIAMO CONTROLLLARE.
non è difficile, provate a ripeterlo con me.
NON POSSIAMO CONTROLLARE IL TEMPO
e anche
NON è COLPA DI NESSUNO.
come vi suona? non è difficile no?
ci rivediamo questa estate, quando la repubblica sparerà a 4 colonne che ad agosto fa caldo.
e voi tutti ad offendervi, ma come si permette agosto di fare caldo....
trovate qui la foto del post:
www.flickr.com/photos/alexshot/3180121759
2 commenti:
bello, tanto bello che mi permetto di suggerire una colonna sonora, questa:
http://www.youtube.com/watch?v=kcHOq8i5Pyk
merci
the searchers
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