mercoledì 9 dicembre 2009

c'è modo e modo




io devo proprio dirlo.
credo che la posizione di bersani sulla manifestazione di qualche giorno fa, il noB day fosse giusta.
libertà di partecipazione personale e mancata adesione politica.
Penso che nonostante la deriva in corso e da molti anni, non ci possano essere dimostrazioni politiche, per quanto forti, per quanto sincere, per quanto innovative nei sistemi di aggregazione che abbiano come slogan una semplificazione come "quella persona non ci piace, quella persona se ne deve andare".
Le manifestazioni devono per forza coagularsi intorno a slogan semplici e perentori, ma anche in questo caso nel passato certi slogan presupponevano un percorso politico a monte ed uno a seguire. Percorso che in questa manifestazione onestamente non mi è chiaro.

Un partito non può andare in piazza se quella piazza non è l'inizio o la fine di una riflessione politica, se la piazza è solo il grido di un disagio, che oltretutto mi sembra quasi più esistenziale che politico.
Se il berlusconi all'opposizione avesse fatto una manifestazione simile ( e ne ha fatte) inneggiando al prodi mortadella subito a casa lo avremmo apostrofato come velleitario, antipolitico e impolitico, cialtrone e privo di visione che non fosse l'insulto.

Fare le anime belle, contarsi in rete e trovarsi in piazza sangiovanni dicendoci quanto siamo bravi e quanto abbiamo ragione mi sembra esattamente lo steso tipo di velleitarismo.

UN partito si distingue dalla società civile perchè prova ad elaborare un progetto, a proporre delle persone e con questi due elementi (il secondo imprescindibile nella società attuale) a vincere le elezioni.
E se fa una manifestazione la fa perchè c'è un obiettivo politico possibile su cui forzare e torcere l'opinione pubblica o i governi (la scala mobile, il divorzio, l'articolo 18) un obiettivo da ottenere o difendere in "positivo" e non in negativo "lui no, io si".
Io elettore mi aspetto e aspetto questo da bersani e dal PD.
Tirare Bersani per la giacchetta chiedendogli di rinnegare questo principio e scendere in piazza per una generica "indignazione morale" mi sembra una forzatura infantile e anche un pò capricciosa, tipica del popolo della rete.
Quel popolo della rete poi, che guarda con fastidio al populismo ed alla rozzezza di analisi del Italia dei Valori di Di pietro e in questa manifestazione si trova gomito a gomito proprio con loro, con l'IDV.

Ecco è curioso che su una tale contraddizione nessuno abbia avuto il coraggio di fare un riflessione. Anche questa politica.

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