giovedì 14 ottobre 2010

la seconda chance



amo fare archeologia televisiva e qualche giorno fa sono andato a scoprire che fine avesse fatto un personaggio tv degli anni '80. 
Lo trovo ovviamente su wikipedia e sempre più incredulo leggo le sue note biografiche, fino ad imbattermi in queste ultime strabilianti righe.


Dopo aver ricevuto una visione, nel 1999, dal capo della Nazione Blackfoot, Rufus Goodstriker (Seen from Afar), riceve il suo nome indiano, Iniumahka, "Bisonte che corre". Dal leader spirituale Bruce Starlight (Nazione Blackfoot) gli viene inoltre concesso di poter pregare con la Chanunpa, la "Sacra Pipa", il più alto simbolo della spiritualità degli Indiani d'America, donata loro da "Donna Bisonte Bianco" in tempi remoti. Dall'apache Mescalero Danny "Many Horses" Rael, nel 2001, riceve il suo secondo nome, Chè Toka Se Eèhi, "Uomo il Cui Spirito si Solleva al di Sopra delle Nuvole", e due penne d'aquila, l'espressione più spirituale per i Nativi americani, l'equivalente di due medaglie d'oro, essendo l'aquila, Wanbli Gleshka, l'emissario del Grande Spirito sulla Terra. A partire dal 2000 si produce in un'assidua attività di conferenze e conduttore di seminari sulla cultura dei Nativi americani, sui cerchi nel grano, sulle Nazioni delle Stelle (quelli che noi chiamiamo gli alieni), sulle profezie Hopi e Maya relative al 2012, sia nel nostro Paese sia all'estero.


Il personaggio di cui cercavo tracce era un comico e quel nome indiano che vedete evidenziato mi insospettiva parecchio, per via della sua fonìa come dire... parecchio milanese. 
Penso quindi ad un geniale gesto dadaista e che sia tutto uno scherzo messo in piedi dall'ex cabarettista per prendere in giro noi e wikipedia in una botta sola.
Beh mi sbagliavo...
E' tutto assolutamente vero.
Il comico di cui vi parlo è enzo braschi, che passò alla storia del drive in per la sua "maschera" del paninaro, tutto piumini, timberland e parlata in "ascion" (imboscation, panination, cuccation)
ecco un link per rinfrescarvi la memoria


drivein


Scopro così che enzo braschi si è laureato in filosofia con una tesi sulla "spiritualità dei nativi americani delle grandi pianure" (addirittura) che ha ora all'attivo numerosi libri sull'argomento e fa seminari in Italia e all'estero come esperto di ufologia e studioso della profezia maya del 2012 (si proprio quella sulla fine del mondo).
Che dirvi... è interessante.. me lo immaginavo faticosamente aggrappato a comparsate in discoteche di periferia con l'eterna maschera tramontata del paninaro, invece scopro che si è rifatto una vita.
Cero mi insospettiscono parecchio i suoi skills sulle profezie maya e cerchi nel grano,  dalle parti di voyager e sospetto che abbia trasferito la sua voglia di palcoscenico nelle conferenze, però è una reinvenzione di vita, dopo il successo tv, in fin dei conti interessante.
La televisione ti "congela" nella tua storia televisiva appunto e quando un personaggio scompare non riusciamo ad immaginare che fine faccia.  I comici di solito finiscono a fare teatro brillante, che serve a fare credere alle casalinghe di voghera che stanno "andando a teatro". La deriva peggiore sono le comparsate in tv locali sempre più improbabili giù, fino alle discoteche di provincia.
Braschi si è inventato una storia diversa, ha ricuperato gli studi universitari, ha scritto e immagino che quelle cerimonie per ricevere le più alte onorificenze indiane siano state emozionanti e anche "vere".
 Con le dovute riserve sugli  argomenti è comunque una storia di rebirth interessante.


the searcher

1 commento:

alvise ha detto...

ma tu guarda... anche marco columbro è in contatto con gli ufo... sarà un caso?