venerdì 17 luglio 2009

i nuovi conformisti



adesso il nuovo conformismo è dire che il PD non fa vera opposizione, che sta morendo, che si sta dilaniando nelle rivalità.
la vicenda di beppe grillo poi sembra quello che succede a proposito della chiesa.
tutti col ditino a dire come si dovrebbe comportare, anche gli atei.
Io trovo che grillo abbia implicitamente riconosciuto un fatto.
La sua provocazione (se così la vogliamo chiamare) denota comunque interesse, amore, fiducia tradita, attenzione alle sorti dei democratici, insomma gli atteggiamenti tipici di un militante o di un elettore PD.
Inveisce, si incazza, recrimina, dichiara amore incondizionato per di pietro e poi cosa fa? Chiede di diventare segretario dell'IDV? Del partito dei comunisti di Diliberto? Dei vendoliani? tutta gente che a parole è molto più vicina a lui di una deborah serracchiani qualunque?
Nossignore... lui vuole entrare nel PD: perchè la verità che neppure lui ammette a se stesso è che nella sinistra di questo paese gli unici VERI segnali di cambiamento sono venuti dal PD.
E' nel PD che dei under 40 prendono più di 100.000 preferenze (e non parlo solo della Serrcachiani.. andate a vedere in Sardegna) è nel PD che ci sono 3 candidature vere alla segreteria. VERE sissignore.. che esprimono idee e prospettive diverse. Il ritorno alla struttura centro-sinistra di Bersani, Il Nuovismo certo forzato di Franceschini ( però fu lui a decidere la candidatura di deborah, non dimentichiamolo e I Buoni politici sanno quando il momento di cambiare) L'outsider laico Marino.
E' nel PD che per la prima volta un gruppo come i Piombini si riunisce e fa sentire la propria voce senza cooptazioni, magari forte del successo di deborah, ma comunque autonomo.
Una coscienza post politica ( eccheccazzo si) sta nascendo nel PD.
Il PD è l'unico partito in cui un profilo di elettore davvero nuovo e inedito sta trovando voce e visibilità.
Questo non succede in nessun altro partito del paese: tanto meno nel Pdl.
Grillo questo lo ha capito benissimo... ha capito che il laboratorio della futura vittoria è li. E sa che un vero cambiamento non passerà dall'amato (a parole) Di pietro, che nonostante tutto fa una battaglia di retroguardia, ma dall'esperimento del PD.
LA sua candidatura non è un segnale di forza, ma un segnale di debolezza.


5 commenti:

priscilla verenelli ha detto...

in linea di massima sarei d´ accordo ma non mi convinci quando definisci VERE (addirittura in stampatello) le tre candidature del PD, se davvero fossero VERE la provocazione di Grillo non sarebbe stata cosi´ dirompente da costringere tutti a parlarne.
Se nel PD ci fosse un nuovo vero leader con un credito riconosciuto lo spazio che ora occupa la boutade di Grillo lo occuperebbe lui con le sue proposte.

the searchers ha detto...

beh io ho detto vere, non ho detto forti.
e infatti concordo che la deflagrazione di grillo è conseguenza della debolezza del PD in questo momento.
MI preemeva far notare che grillo implicitamente riconosce che quella è la strada. tra incertezze, debolezze, tentativi di salti all'indietro ma comunque quella.
Dico vere maiuscolo perchè esprimono tre idee diverse di PD. anche se magari no nrivuluzionarie. Vogliamo provare a verificarle?
se vince Bersani avremo Casini alleato.
Se vince Franceschini è molto probabile che la Serracchiani diventi vicesegretario.
Se vince Marino la scissione dai teo dem della binetti ( e forse di rutelli, se abbiamo speranze) è quasi certa.
MI sembrano tre PD diversi. MAgari non nella strategia ma almeno nella tattica di breve periodo.
the searchers

priscilla v. ha detto...

io vorrei che mi indicassi chi di quei 3 sarebbe il segretario che sbaragliera´ la destra, non mi interessa sapere se la serracchiani sara´ vicesegretaria o se rutelli si leva dalle palle.
Ti suggerisco la risposta: nessuno.
Franceschini e´ la naturale prosecuzione di veltroni, il campione dell´ autogol ( sublime l´ ultimo su craxi).
Bersani ha un progetto robusto ma il carisma di un brodino tiepido di cetrioli.
Marino e i piombini della canna da pesca eccellono nella disciplina olimpica di arrovellarsi su se stessi rendendosi incomprensibili alla casalinga di voghera.
E le elezioni si vincono spostando i voti delle casalinghe di voghera, otricoli, abbiategrasso etc.
E´ vero: il PD e´ un partito democratico con un vero dibattito al suo interno ma e´ ben misera soddisfazione mentre i burlesquones fanno scempio del paese.
ciao

Anonimo ha detto...

beh il dibattito si fa interessante....
anche qui devo specificare.
Che noi si perda le prossime elezioni è un fatto.
Quindi una segreteria sensata deve pensare sul medio lungo termine. Cioè a costruir un alternativa possibile. Io credo che l'unica sia un PD che prende il 30% in attesa di prendere il 40% e magari gestire delle alleanze con una autorevolezza che permetta di omprre le scelte e no subirle. (Prodi che aspetta il via libera da Giordano io non lo volgio più vedere...)
Quando dico che avremo la Serracchiani vicesegretario intendo in estrema semplificazione che una generazione nuova si affaccerà finalmente alle stanze del potere PD e da li potrà forse iniziare un lavoro (lungo) di ricambio generazionale.
Franceschini sa di essere un segretario di transizione e proprio perchè non ha nulla da perdere forse aiuterà il cambiamento più di altri. Ha bruciato le navi del ritorno attaccando la vecchia nomenklatura nel discorso in cui annunciava la ricandidatura.
Ripeto, un processo lungo ma, mi sembra, l'unico con una prospettiva.
Bersani un progetto solido? MAh... a me sembra piuttosto un progetto già visto e anche fallito.
Davvero vogliamo ricominciare a sintetizzare posizioni che vanno da casini a diliberto? far parlare vendola e la bonino?
Io credo che quello si ci condanni alla sconfitta perenne. M sono opinioni legittime come le tue.
MArino e i piombini peccano forse di snobismo e sono cero fighetti. MA non credo si possa negare che sono stati almeno una voce diversa e che rappresentano una generazione comunque nuova.
E poi penso che la serrachiani la casalinga di voghera la voterebbe. anzi l'ha già votata. Prlano le preferenze che ha preso nella sua regione. credo che i voti siano una forma di legittimazione, oppure no?
quanto a Craxi.... d'accordo era un ladro, ma franceschini a ragione. Mentre il ladro capiva il cambiamento Berlinguer era davanti ai cancelli di mirafiori a cercare una politica e una lotta che stavano tramontando definitivamente. Questa è storia, mi spiace.
the searcher

priscilla v. ha detto...

mio caro, potrei risponderti che la serracchiani e´ gia´ finita: partita bene criticando la dirigenza e´ subito assurta per cooptazione a chierichetta di franceschini e gia´ rilascia dichiarazioni secondo logica di corrente tra gli sbadigli delle casalinghe di forlimpopoli.
Potrei anche risponderti che probabilmente craxi capiva i cambiamenti meglio di berlinguer ma poi li dirottava a consolidare gli interessi della propria lobby, e in questo burlesquoni e´ il suo miglior discepolo.....
Insomma potrei ribatterti punto su punto ma voglio essere breve e mi limito a dire che quello che tu vedi come un vivace dibattito nel PD a me ricorda troppo le cruente lacerazioni della sinistra tra le due guerre che permisero a benino mussoliti di marciare indisturbato su roma.
Questa e´ storia. E speriamo che - come dicono i bravi storici- la storia non si ripete mai uguale a se stessa.
Nel senso che questa volta potrebbe essere peggio.
stay colorado.