mercoledì 26 novembre 2008
il ciclo perpetuo
in vaticano, sul tetto della sala Paolo VI hanno istallato l'impianto per lo sfruttamento dell'energia solare che vedete nella foto.
In un certo senso stanno riciclando...
lunedì 24 novembre 2008
è impossibile essere musicisti di lunedì
è impossibile essere musicisti di lunedì.
a milano poi. con il tempo di oggi.
ricordo una scrittrice che diceva "il quotidiano ci aggredisce con tutta la sua violenza" ecco oggi il quotidiano aggredisce parecchio, e niente è più lontano dall'idea di sedersi davanti ad un pianoforte o di imbracciare una chitarra.
Si vorrebbe essere impiegati al catasto. lavoro meccanico e niente emozioni per carità.
Chissà come fanno gli attori, di lunedì mattina al primo ciak, con la bocca impastata, il sonno negli occhi (lo diceva Mastroianni).
E' colpa della domenica pomeriggio, un "non luogo" in cui anche le idee più astruse sembrano realizzabili. C'entra il silenzio, le strade libere, i parchi silenziosi, la sensazione che si abbia tempo per decidere cosa fare della propria vita.
Invece tempo non ce n'è.
Infatti arriva il lunedì di pioggia milanese e tutto si fa più chiaro.
Mica si può scrivere una canzone oggi. Tuttalpiù vivere. Che già ci vuole coraggio, come dicono i Baustelle.
giovedì 20 novembre 2008
al passo coi tempi
questa è la copertina della rivista siae che ricevo. Franca Valeri.
il mese prima Mogol, quello prima ancora De Andrè.
Ora, con tutti il rispetto per mostri sacri qui citati, con quello che sta succedendo nel mondo della discografia e della canzone la rivista della società degli autori ed editori da la copertina ad una geniale signora che va per gli 80? E' così che coglie lo zeitgeist? lo spirito del tempo?
poi non ci lamentiamo se le cose vanno così male in musica, qui in italia. Brunetta ha iniziato a curiosare tra le ragnatele degli enti lirici, speriamo capiti da queste parti.
martedì 18 novembre 2008
mi ci tirano per i capelli
insomma io in questo blog volevo parlare di cinema, dello sguardo di john wayne in sentieri selvaggi. Di quello di al pacino in carlito's way, di alcuni battute memorabili, come ad esempio
-ora voglio solo stare qui con te ed esistere in pace- so fare anche quello" che si scambiano kevin Costner e Susan Sarandon in bull durham, un meraviglioso film.
Poi tocca parlare di villari.
sarà Vìllari o Villàri poi?
Tocca ricordare a veltroni, che sperava di interrompere la deriva a morire della vecchia politica per incarnare la nuova. uno sforzo nondimeno titanico per lui, ma ci aveva provato. Che non ce l'ha fatta.
Ecco intorno al suo stizzito aut aut a villari (villàri) ci vedo il compagno di classe sensibile ma debole, che se ne fa fare da chiuque e più che a un porco. Poi trova il comagno di banco magrolino, mingherlino come lui che gli prende la gomma in prestito. E su questo episodio esiziale e irrilevante della sua vita aggrappa tutta la sua morale, la sua avventura umana, la sua supposta forza. il risultato è quello, si purtroppo le cose stanno così, di risultarci allo stesso tempo patetico e irritante.
Ho aspettato per mesi cose che non verranno più.
ho aspettato l'azzeramento del vertice PD e la nomina solo di 40/50 enni vergini di politica di palazzo.
Ho aspettato la cacciata di parisi alla prima (prima) frase delle molte che ha detto sull'ulivo. (l'ulivo... con Ferrero. e parla anche)
ho aspettato frasi come "stanno governando bene. possiamo solo dare una mano dove serve e intanto riorganizzare il partito. preparandoci alle elezioni future con una nuova classe dirigente negli uffici centrali e sul territorio"
ho aspettato la chiusura con di pietro e il mea culpa tre mesi prima.
ho aspettato ( e aspetto ancora) la frase. "binetti, sei fuori dal partito. non perchè sei una cattolica, ma perchè sei violenta e intollerante nella sostanza e non nella forma."
ho aspettato che andasse alla guerra dicendo che se volevano prenderlo per sfinimento lui indiceva un congresso straordinario aperto a tutti TUTTI gli iscritti con votazione del segretario pubblica e per acclamazione. e vedessero come andava.
ho aspettato parecchio e adesso mi accorgo che non dobbiamo aspettare più. Che veltroni è politicamente morto.
le cose stanno così purtroppo.
la leva per risollevare 'inerzia politicante in cui versa il partito è troppo potente da innestare. il rapporto tra asse e punto di sollevamento è ormai troppo arduo.
E se si farà da parte poi (succederà forse alle europee) avemo d'alema segretario e un'alleanza con vendola e casini. Più la società civile è ovvio. quella non manca mai. come l'orzata ad agosto.
questo èil futuro, questo il punto.
posso solo consigliare di mettere nel lettore dvd bull durham e guardarlo tutto.
a volte la vita è una palla che va veloce fuori dal campo. Se la lasci andare li, devi scavalcare la recinzione e ributtare la palla dentro, ma tu. tu, non puoi tornare più a giocare.
ciao valter
venerdì 14 novembre 2008
sul guardian, bellissimo
www.guardian.co.uk/world/gallery/2008/nov/08/barack-obama-messages-gallery?picture=339480627
venerdì 7 novembre 2008
guardare la storia
Io vedendo certe foto di Obama (la copertina di vanity fair nelle edicole adesso per esempio) mi commuovo fino alle lacrime. Lo dico senza vergogna, perchè sto guardando la storia farsi davanti a me. E lo so. Noi sappiamo, più di altri esseri umani , causa la fortunata era di informazione in cui viviamo, noi sappiamo, di stare vivendo un momento che si ricorderà per sempre.
Siamo stati "educati" attraverso il web, l'informazione moderna, le nostre sensibilità contemporanee a "riconoscere" il momentum", come lo chiamano gli americani.
E questo è uno di quelli.
E c'è dell'altro.
Insomma non è solo che è nero, che è giovane, che è della nostra generazione. E' l'enorme.... "purezza" che questa parabola umana esprime. Purezza, si. Lo so è una parola pericolosa ed anche barack (il benedetto) avrà i suoi peli sullo stomaco.
ma ci sono momenti in cui gli essere umani trascendono le loro miserie e rappresentano un momento di puro sentimento, emozione. Di storia appunto. Lo incarnano e ne sono come riassunti.
Penso a certe foto di john lennon, come se la sensazione che "tutto poteva cambiare" di quegli anni settanta fosse condensata nelle sue lenti.
Questo è un momento magico. E' il minuto che trascorriamo negli spogliatoi prima di entrare in campo. E' l'attesa nel camerino mentre il teatro è già pieno. E' il mattino in cui ci si sposa.
Ci sono mattine in cui capiamo la perfetta composizione del mondo, altre in cui sappiamo che il pallone finirà in rete, prima ancora di vederlo arrivare.
godiamoci questo momento di puro cristallo.
Poi il viaggio inizierà, anche Obama farà errori, attraverserà incertezze, ci stancherà, Ed in quel caso succederà che potremo cominciare a parlarne male qualche volta. Senza timore, senza paura di essere fraintesi. li la trascendenza di quello che è successo, diventerà quotidiano, diventerà insomma la vita. Come quando si litiga la prima volta tra fidanzati. Poi si fa pace. E finalmente si comincia ad andare avanti insieme.
Godiamoci questo momento. Perchè è bello, pulito, privo di volgarità. E soprattutto breve.
mercoledì 5 novembre 2008
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